Grazie per la chiarezza e la serietà nei ns confronti.
Ktesios S.p.A, società finanziaria specializzata nel settore dei finanziamenti garantiti a lavoratori dipendenti, rimborsati tramite la formula della cessione del quinto dello stipendio e della delegazione di pagamento, partecipata indirettamente dalla Cir della famiglia De Benedetti e da Merrill Lynch, attraverso Cqs Holding, va in liquidazione e verrà cancellata dall'elenco speciale ex art. 107 TUB degli intermediari, con provvedimento dell’8 marzo 2011 dalla Banca d’Italia.
Pertanto, da tale data la società risulterà iscritta quale intermediario nel solo elenco generale previsto dall’art. 106 del dlgs. 385/93 e non potrà intraprendere nuove operazioni.
La messa in liquidazione è stata determinata dall'interruzione dei finanziamenti da parte delle banche partner, circostanza che ha portato alla sospensione delle erogazioni di nuovi crediti. La decisione è stata presa dal consiglio d'amministrazione e dall'assemblea dei soci, in quanto non più in grado di garantire la continuità aziendale e annunciano che “adotteranno tutte le iniziative possibili volte a limitare l'impatto sul mercato e a salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali, eventualmente nel contesto di una ordinata liquidazione, che potrebbe anche prevedere la cessione a terzi di rami d'azienda”.
"La crisi economica degli ultimi anni e il nuovo contesto di mercato - si legge in una nota - caratterizzato anche dall'ingresso diretto nel settore delle banche oltre che dai citati profondi cambiamenti regolamentari e dai più elevati requisiti patrimoniali richiesti agli operatori hanno fortemente compromesso il posizionamento competitivo degli intermediari finanziari indipendenti come Ktesios. Molti di questi, nel tempo, sono scomparsi dal mercato o sono stati aggregati ad altri operatori bancari”.
Nonostante i buoni risultati ottenuti fino al 2008, anche Ktesios ha mostrato negli ultimi due anni un forte rallentamento dell'attività e un conseguente notevole deterioramento della redditività, recentemente aggravato dalla mancanza di finanziamenti da parte del sistema bancario. In tale scenario di crisi del settore e di scarse prospettive di sviluppo, l'azionista di maggioranza C.Q.S Holding s.r.l, società controllata dal fondo KTP - di cui sono investitori, tra gli altri, Merrill Lynch e CIR - e che da circa quattro anni detiene il 90% del capitale di Ktesios, insieme all'azionista di minoranza Ponos S.r.l, dell'amministratore delegato Massimo Minnucci , detentore del rimanente 10%, a partire dall'inizio del 2010 aveva avviato contatti con potenziali investitori specializzati e istituti bancari per trovare partner strategici disponibili a una ricapitalizzazione della società per garantirne la continuità e lo sviluppo. “Sfortunatamente, - conclude la nota - nessuno di questi contatti ha portato al raggiungimento di un accordo tale da garantire la continuità dell'azienda nel suo complesso”.
Pertanto, da tale data la società risulterà iscritta quale intermediario nel solo elenco generale previsto dall’art. 106 del dlgs. 385/93 e non potrà intraprendere nuove operazioni.
La messa in liquidazione è stata determinata dall'interruzione dei finanziamenti da parte delle banche partner, circostanza che ha portato alla sospensione delle erogazioni di nuovi crediti. La decisione è stata presa dal consiglio d'amministrazione e dall'assemblea dei soci, in quanto non più in grado di garantire la continuità aziendale e annunciano che “adotteranno tutte le iniziative possibili volte a limitare l'impatto sul mercato e a salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali, eventualmente nel contesto di una ordinata liquidazione, che potrebbe anche prevedere la cessione a terzi di rami d'azienda”.
"La crisi economica degli ultimi anni e il nuovo contesto di mercato - si legge in una nota - caratterizzato anche dall'ingresso diretto nel settore delle banche oltre che dai citati profondi cambiamenti regolamentari e dai più elevati requisiti patrimoniali richiesti agli operatori hanno fortemente compromesso il posizionamento competitivo degli intermediari finanziari indipendenti come Ktesios. Molti di questi, nel tempo, sono scomparsi dal mercato o sono stati aggregati ad altri operatori bancari”.
Nonostante i buoni risultati ottenuti fino al 2008, anche Ktesios ha mostrato negli ultimi due anni un forte rallentamento dell'attività e un conseguente notevole deterioramento della redditività, recentemente aggravato dalla mancanza di finanziamenti da parte del sistema bancario. In tale scenario di crisi del settore e di scarse prospettive di sviluppo, l'azionista di maggioranza C.Q.S Holding s.r.l, società controllata dal fondo KTP - di cui sono investitori, tra gli altri, Merrill Lynch e CIR - e che da circa quattro anni detiene il 90% del capitale di Ktesios, insieme all'azionista di minoranza Ponos S.r.l, dell'amministratore delegato Massimo Minnucci , detentore del rimanente 10%, a partire dall'inizio del 2010 aveva avviato contatti con potenziali investitori specializzati e istituti bancari per trovare partner strategici disponibili a una ricapitalizzazione della società per garantirne la continuità e lo sviluppo. “Sfortunatamente, - conclude la nota - nessuno di questi contatti ha portato al raggiungimento di un accordo tale da garantire la continuità dell'azienda nel suo complesso”.